Proença chiede riduzione IVA, PRR per le infrastrutture e "unione" tra i club
Dalla Liga Portugal alla Federazione calcistica portoghese (FPF), di cui è ora presidente, Pedro Proença continua a fare dell'IVA sugli eventi sportivi uno dei suoi principali problemi.
Nel suo discorso inaugurale di lunedì, l'ex arbitro ha lamentato la "discriminazione negativa" nei confronti del calcio in ambito fiscale.
"L'IVA sugli eventi sportivi deve essere uguale a quella di qualsiasi altro evento tenuto in Portogallo. Non vogliamo che sia inferiore alle altre, ma vogliamo che questo abuso e questa tremenda ingiustizia finiscano", sottolinea.
Proença sottolinea anche la necessità di "mantenere il talento" che si sta formando in Portogallo: "L'IRS sugli atleti ad alto potenziale di età inferiore ai 23 anni richiederà una risposta urgente".
Il nuovo presidente della FPF sottolinea inoltre che "il principale fattore critico di crescita" del calcio portoghese è la mancanza di infrastrutture sportive, per la quale chiede un Piano nazionale di ripresa e resilienza (RRP). E fate un esempio.
"Viviamo in un Paese in cui l'allenamento delle ragazze e delle giovani donne di 13, 14 e 15 anni è posticipato alle 20, 21 e 22 perché prima i campi sono occupati dai ragazzi", si lamenta il presidente della FPF, per il quale "se vogliamo dimostrare che ci impegniamo per le donne, per l'uguaglianza di genere, per le pari opportunità", bisogna cambiare: "Se non abbiamo il PRR, un bazooka per le infrastrutture sportive, il Paese continuerà a crescere con gruppi anemici di praticanti".
Arbitrato, disciplina e Coppa del MondoPedro Proença si sofferma anche sui Consigli arbitrale e disciplinare, ai quali promette "autonomia", senza tralasciare di porre condizioni.
"L'arbitrato e la disciplina hanno bisogno di noi. (...) Professionalizzare tutto e tutti ed esigere la massima responsabilità. Spiegare, spiegare, spiegare senza paura. Umanizzare le abitudini e tradurre le decisioni disciplinari. Fare della riduzione dei tempi decisionali un obiettivo garantito", sottolinea.
Una delle difficoltà di Proença in qualità di presidente della Lega era la centralizzazione dei diritti audiovisivi del campionato, "una sorta di raggiungimento della maggiore età sempre ritardato". E chiede: "Non fare un passo indietro".
Nell'ambito del calcio internazionale, Pedro Proença sottolinea che il percorso verso l'organizzazione del Mondiale del 2030, che si terrà congiuntamente a Spagna e Marocco, "richiede che siamo all'altezza del compito".
Sottolinea inoltre che, per il futuro delle varie nazionali, l'obiettivo è uno solo: "Vincere. Vincere molto".
Pace tra i tre grandiTornato nel calcio di club, Pedro Proença chiede aiuto all'FC Porto, allo Sporting e al Benfica per promuovere l'unità.
"Il calcio è un gioco di squadra. Da soli non possiamo vincere nessuna partita. È un dato di fatto che Benfica, Porto e Sporting sono i nostri club più grandi. Ma il Braga sta già sfidando la logica tripartita. E altri seguiranno perché la cima della piramide richiede capacità, competenza e spirito collettivo in futuro", sostiene.
Infine, una garanzia. Pedro Proença avverte, assumendo l'incarico di nuovo presidente della FPF, che il suo programma "non sarà realizzato, sarà superato".
RR.pt